Poteva essere la prova della conferma del percorso di crescita. È stata la partita dei passi indietro. Nel gioco, nella mentalità, nella preparazione. Quella contro PN Milano, avversario forte e preparato, è stata una partita a tratti imbarazzante, tanti sono stati gli errori commessi dai ragazzi di coach Bertazzo, silenzioso e impassibile davanti alle scorribande avversarie.
I coniglietti tengono per un tempo, quando sotto di due gol, sembra possano giocarsela. La formazione messa giù nel secondo quarto, invece, incassa uno 0-4 avversario che spegne qualsiasi velleità dei Magnifici e qualsiasi capacità di realizzare un’azione d’attacco sensata nel resto della partita.
Una brutta partita da parte di tutti che, pur non cancellando quanto di buono fatto finora, ridimensiona le aspettative future, con l’assoluta speranza di essere smentiti già alla prossima, contro Piacenza.
Guido Zavanella: 5. La difesa non lo aiuta mai, e lui altrettanto non aiuta i compagni di reparto. Para un rigore, vero, ma per il resto è tutto fuorché una certezza
Diego Bonassisa: 4. Gioca in un ruolo non suo in maniera completamente scanzonata. Tocca pochi palloni. Troppo pochi
Francesco Riganello: 4. A fronte della sua grande esperienza, è autore di una prova incomprensibile. Forse ha già la testa a casa
Mauro Libutti: 3. Prende uno dei cartellini rossi più imbarazzanti della storia dei Magnifici. Non vi diciamo perché. Chiedetelo a lui
Edoardo Morgante: 5. Nonostante il gol in superiorità e la foga agonistica positiva, sbaglia diverse volte scelta di tiro e passaggio
Luigi Sosio: 6. In una partita disastrosa, ha il merito di fare due gol e un assist. In tempi di magra, vanno premiati. Anche lui, però, pecca di distrazione quando tira oltre i 30 secondi prendendosi l’espulsione, e in diverse altre occasioni
C – Filippo Morelli: 6. Man of the Match. Prova a tenere in piedi la baracca, ma quando gli avversari si accorgono che può essere il solo a fare male, lo controllano e non lo lasciano respirare. Tre tempi e mezzo di gioco per lui. Troppo
Samuele Cantoni: 5. Dopo un inizio incerto, peggiora via via la sua prestazione insieme a quella di tutta la squadra. Male in difesa, in attacco ancora peggio
Luca Destri: 5. Dopo averci abituato a gol e assist, è autore di una prova spenta e priva di coraggio. Male per chi ambisce, come lui, a essere un titolare inamovibile
Alberto Celoria: 4,5. Spaesato in acqua, tocca poche volte la palla, e quando capita, non riesce mai a fare male. Per lui è un anno zero che si deve trasformare in riscatto l’anno prossimo
Nicola Toma: 5. Che sarà una partita difficile lo si capisce dopo pochi secondi di gioco quando perde il boa che riceve e insacca. Per lui tanto cuore e altrettanti tiri sbagliati
Ambrogio Binda: 5. Al netto di un buon rigore conquistato, soffre tantissimo il pressing avversario e non è efficace nella copertura difensiva, soprattutto in fase di raddoppio del boa avversario
Marco Trabacca: 4. Abituato a partite di altro livello, appare sperduto nelle difficili acque di Mecenate. Ora anche lui ha avuto il suo battesimo del fuoco
Coach Silvano Bertazzo: 4,5. La sua stoicità e risaputa calma non pagano in una partita in cui serviva incazzarsi dal minuto due. Fatica a gestire le forze in acqua e si trova troppo spesso con tutti i giocatori d’esperienza in panchina, prendendo gol su gol. Tiene i time out, ormai inutili, verso la fine. Ora occorre dare a tutti una bella sveglia