Viribus Unitis Vs I Magnifici U17

Viribus Unitis 3 - 9 I Magnifici U17
18 Dic 2022 - 15:15Piscina Seregno

I giovani coniglietti di coach Barba affrontano Viribus Unitis non certo con i favori del pronostico. La giovane compagine lecchese, infatti, veniva da due larghe vittorie su due e tutto faceva presagire a una partita più che tosta. La cronaca ha poi presentato uno scenario diverso. Dopo un attimo di smarrimento, i ragazzi di coach Barba salgono in cattedra e cominciamo a martellare di colpi l’incolpevole portiere di Viribus. Carrolo fa valere stazza e mancino, Edo Ghezzi fa il cecchino, mentre capitan Dado e Ares fanno il lavoro sporco a dare e prendere mazzate. Sul 6-1 la luce si spegne, per poi riaccendersi improvvisamente sul 6-3 quando, a completare l’opera, e il tabellino, ci pensa Ste Raimondi, pronto a rispondere presente al momento del bisogno. Tante le luci su una partita vista così largamente, altrettanti gli elementi su cui lavorare. Come le palle buttate a boa per mancanza di alternative, la mancata gestione dell’azione e della palla, soprattutto in fase di largo vantaggio e la poca lucidità nella costruzione di gioco, che parte sempre da un semplice ma importante presupposto: si attacca in 6 e si difende in 6.

Federico Lombardo: 7.  Avere dietro uno che ti dà sicurezza è sempre un ottimo modo per approcciare la partita. Non compie miracoli ma non sbaglia mai. Azzeccagarbugli

Anna Braschi: 6.5. Timidina nel marcare con più vigore l’avversario, viene graziata da errori avversari. Rimane comunque una pedina importante in mano a coach Barba che ha a disposizione un’atleta multi-ruolo. Eclettica

Simone Di Giorgio: 6.5. Implacabile in difesa, dove il suo avversario non passa mai, impalpabile in attacco, dove il suo avversario lo vede poco. Tempo di tirar fuori i muscoli. Timoroso

Giulio Galli: 6.5. È tra i pochi ad avere una gestione accurata del pallone e a rallentare l’azione quando serve. Gioca praticamente sempre, senza avere il tempo per rifiatare. Corazon

Ares Grandini: 7,5. Quando non si incistisce nel voler tenere il pallone e tirare da casa sua, è fortissimo. Il gol dagli 8 metri è una gioia per gli occhi, così come i mille anticipi sul boa avversario. Manca solo un po’ più visione di gioco e calma nella gestione della palla. Chirurgico

Alessandro Carrolo: 7,5. Per metà partita fa vedere i muscoli e la tecnica, per una seconda metà è stanco e innervosito dalle espulsioni (2). Forza e tecnica ci sono, mancano un po’ più di fiato e testa. Sovrastante

Edoardo Ghezzi: 7.5. Sull’unica superiorità a disposizione, la mette nell’angolo alto, e prima ancora segna ancora dalla sua mattonella preferita in posizione 4. È in continua crescita e lo dimostra partita dopo partita. Trascinatore

Tommaso Castelli Rivolta: 6,5. Pur facendo ancora fatica a trovare la sua dimensione e il suo spazio in acqua, riesce a non perdersi mai l’uomo e a rispettare i compiti che gli vengono impartiti dal coach. Il tiro non arriva ancora ma di confidenza ce n’è già molta di più. Ubbidiente

Stefano Raimondi: 7. Quando è in panchina vorrebbe lanciarsi in acqua e dire la sua, quando è in acqua compie il gol che, inserito in un’azione corale, è il più bello della partita. Rispetto a un anno fa, non sembra quasi più lui. Transformer

C- Davide Brianza: 7,5. Man of the Match. Il valore e il carisma del capitano hanno pesato dal primo minuto all’ultimo. Quando il coach gli ha dato fiato ed è rimasto qualche minuto in panchina, la squadra è andata in affanno. Quando è rientrato ha fatto gol e assist, ciò che serviva per scacciare i fantasmi che si stavano avvicinando. Se sarà servito meglio, potrà fare ancora più gol e collezionare ancora più passaggi vincenti. Cyborg