PN Milano Vs I Magnifici

PN Milano 2 - 10 I Magnifici
27 Nov 2022 - 14:15Piscina Crema

Tutte le partite facili sulla carta solitamente si tramutano in un disastro da risolvere prima della fine della partita. Era stato così l’anno scorso in diverse occasioni, in primis proprio contro Pallanuoto Milano. Ma domenica quella che doveva essere stata una partita non complicata in effetti non lo è mai stata, non tanto per incapacità degli avversari, che dalla loro avevano ragazzi aggressivi e tenaci e un portiere che non la mandava a dire, quanto per merito dei Magnifici che hanno sempre mantenuto il controllo della gara senza consentire agli avversari di costruire un’azione buona. I due gol subiti non sono stati frutto d’altro che di disattenzioni magnifiche: con un retropassaggio prima e con una doppia uscita nel pozzetto per puro sbaglio.

Il resto va come deve andare: Fux dirige e segna, i mancini fanno impazzire gli avversari sulla fascia destra, i soliti noti giocano bene, i nuovi innesti portano ordine e il giovane virgulto Morgante non si lascia intimidire e spedisce nel sacco due reti. La prima è andata, ora inizia un altro film.

Jacopo Di Lorenzo: 7.5. A referto si registra una parata monstre e tante parate facili o meno facili che fossero. In generale da lui si irradia tranquillità, e a volte qualche bestemmino, a tutta la squadra.

Nicola Toma: 7. Ha visione di gioco e si vede. Quando è in acqua dà indicazioni e ordine. Un po’ sprecone per quel che si è visto, ma il tap-in in schiacciata avrebbe fatto bagnare chiunque.

Alberto Marengo: 8. È come quando smetti per un po’ di andare a mangiare in quel ristorante che ti piace tanto e ci torni dopo qualche mese temendo sia cambiato qualcosa. Ma poi scopri che l’unica cosa cambiata sono gli anni del proprietario, con meno capelli e più scorbutico, ma nel suo ristorante si mangia sempre dannatamente bene.

Daniele Fusto: 8.5. Man of the Match. Pochi avrebbero scommesso sulla sua capacità di incazzarsi solo un paio di volte in tutta la partita, eppure è successo. E ha funzionato. Gol, assist e tanto ordine per Fux. Si mangia gli avversari a uno a uno risparmiando i suoi compagni di squadra che, tranquilli, lo seguono nel banchetto.

Lorenzo Vignati: 6.5. Dà il via alle danze segnando sulla prima superiorità della partita. In una di quelle azioni che o segni e sei bravo o sbagli e sei un pirla. Alla prima gli va bene. Nelle altre tre no…

Andrea Cruciani: 6. La prestazione corale della squadra lo salva da un’insufficienza che, dopo un punteggio così pieno, stonerebbe. Certo non è la sua partita.

Edoardo Morgante: 7.5. è l’unico che riesce a far incazzare il portiere pur in una domenica così tranquilla. Non era facile. In compenso si fa perdonare realizzando due gol che lo lanciano, per ora, in cima alla classifica cannonieri insieme a Fux

Davide Gandolfi: 6.5. Il continuo raddoppio di marcatura non gli consente di giocare, ma il fatto di attirarne due su di sé ogni volta fa giocare gli altri quindi bene così. Due superiorità conquistate per due controfalli in attacco. Nel totale però bene.

Luca Barbini: 7. Da lui può arrivare molto di più che un gol e un assist. Certo la calma e l’ordine che dà in acqua sono fondamentali, ma alcuni errori non lo fanno eccellere come deve e sa fare.  

Silvano Bertazzo: 7.5. Ha il mancino caldo e finalmente comincio a non farsi tanto pregare a usarlo. A referto una traversa, un miracolo del portiere, un gol e due assist. Si può sempre fare di meglio, ma intanto è un buon inizio.

Andrea Genoni: 7. Insieme a Ganz, costituisce la coppia di boa che da sempre manca ai Magnifici. Non è ancora al top della forma, ma certo quando si gira ai due metri crea sempre grosse difficoltà agli altri.

C- Dario Di Cesare: 6.5. Due tiri mozzarella e una copertura difensiva che non ammette repliche. Il solito binomio di poco incisivo in avanti e insuperabile in difesa. È però attento a rimanere ordinato sulle entrate

Coach: 7.5. Vince la partita già durante gli allenamenti di preparazione quando spiega come approcciare gli avversari e come concludere in superiorità. Non ha davanti dei giganti, ma proprio per questo è bravo a non far calare mai l’attenzione dei suoi coniglietti. Cosa che in certi casi può rivelarsi fatale.