Dopo un secco 5-5 con la Buccinasco B, a tre partite dalla fine del campionato, I Cambusa si trovano di fronte a In Sport Cesano, avversaria diretta per la settima posizione. Importante partita per mantenere il distacco, ma più difficile del previsto. A causa di un primo tempo in cui I Cambusa si dimostrano capaci solo di subire gol senza vergogna, la squadra per i successivi tre tempi mostra forza d’animo, ma troppa poca lucidità in attacco, pochi tiri decisivi e tanta confusione in difesa.
Una partita amara, tra azioni lunghe oltre il cronometro e stanchezza fisica, che si conclude con un gol allo scadere di Fra Riganello, ma che non basta per recuperare i sei gol avversari.
Insomma, uno scontro più che conquistabile, visti gli avversari, ma finito in una sconfitta che fa riflettere, ma porta anche un forte desiderio di riscatto. Soprattutto in preparazione alla prossima
Alberto Rossi: 5,5. Una sconfitta che pesa sulle spalle del Pittore. I rilanci sono il suo pane, ma probabilmente ci ha abituato troppo a prestazioni sublimi. Entra in partita stanco e nonostante i tentativi di tappare le falle della difesa, non riesce a incidere su molti palloni
Marco Zuliani: 5. Partita difficile per il mancino, il quale a un certo punto si becca anche un braccio, fin troppo alto, sul naso. Qualche tiro debole, qualcun altro troppo alto e poca convinzione in attacco
Giovanni Songa: 5,5. Come centro boa si impegna, dà il suo massimo, ma il marcatore lo tiene stretto senza dargli respiro, negandogli ogni possibile palla gol
Alessandro Maenza: 5. Convocato allo scadere a causa della mancanza del Pambone, Maenza nuota senza sosta, si incazza quando sbaglia, ma prova in tutti i modi a far girare la palla giungendo anche a un gol sul finale concludendo la partita con una piccola soddisfazione
Luca Destri: 4,5. Partita difficile per Luchino, il quale dà tutto in difesa, ma non rende abbastanza in attacco. Troppa indecisione davanti sulle opportunità
Luigi Sosio: 5. Lo si vede ovunque il nostro Gigi. Sempre in lotta con l’avversario, sia in attacco che difesa, smarcandosi il più possibile ma invano. Il mancino spesso viene dimenticato dai compagni, nonostante gli schemi del Coach Ste, non permettendogli di segnare più palle gol di quelle che gli arrivano. Poca lucidità nel finale
Marco Trabacca: 5. Ogni volta che entra in campo è energico, quando esce ha il fiatone. Nessuno tiene il braccio più disteso del suo, ma tale impegno non basta per impedire agli avversari di andare in rete. Qualche errore di marcatura e in attacco poca cattiveria
Giorgio Marinaro: 4+. Urlatore professionista come sempre. La cattiveria non gli manca (sia in campo che in panca), ma perde troppo spesso la cognizione dello spazio e si dimentica dell’attaccante o di coprire i buchi in difesa, regalando troppe volte all’avversario opportunità di tiro, risparmiabili. Nonostante tutto riesce a insaccare il primo gol per i Magnifici, ravvivando il desiderio di riscatto nella squadra
Samuele Cantoni: 4,5. Sottotono, poco efficace e spesso in difficoltà. Dimostra di avere molta caparbietà, ma poca concretezza quando c’è bisogno del suo aiuto in attacco. La forza fisica non gli manca, quindi siamo certi che nella prossima vedremo certamente un Sam aggressivo come ce lo ricordiamo (magari con uno dei suoi missili terra-aria che sfoggia in allenamento)
Lorenzo Altieri: 4. Prestazione da dimenticare per il marcatore Cambusa, il quale fin dal primo tempo si dimentica dell’uomo, lascia troppa libertà di tiro e manca di decisione anche nei passaggi a corto raggio. Una sconfitta anche personale, ma che gli farà da promemoria per il prossimo match
Francesco Riganello: 5. Tenta sempre il tiro, non ha paura di metterci la faccia e si spinge oltre le proprie forze, ma come tutta la squadra manca di visione di gioco. Recupera nel finale con un gol, giusto per la soddisfazione personale, ma non basta per rendere la partita degna di essere chiamata “alla pari”
Simone Bonaventura: SV. Una sconfitta assistita da fuori per il numero 13, il quale sperava di poter dare il suo contributo ai compagni. A ogni convocazione vede un’opportunità, ma non sempre va come previsto
Lorenzo Avallone: 5. Il Capitano, nonostante i discorsi di incoraggiamento pre-match e durante, non rende come avrebbe voluto. Ogni volta che esce dall’acqua scuote la testa, cosciente della propria prestazione. A fine partita, amareggiato, ricorda alla squadra quanto la comunicazione in campo e gli allenamenti siano importanti per renderci una vera famiglia
Coach Stefano Mauri: 6. Una sufficienza onesta, ma che sa di sconfitta. Bravo a gestire i time-out e i cambi, ma pecca sull’uomo in più (tallone d’Achille della squadra). Onesta reazione di schifo per la prestazione pessima che non manca di rivolgere ai giocatori a fine partita