Difficile commentare la partita di domenica contro i “terribili” di Buccinasco. Quello che si può dire è che è stata sicuramente una partita divisa in due metà nettamente distinte. La prima, corrispondente ai primi due quarti di gioco, in cui i coniglietti hanno controllato il gioco e compensato gli incomprensibili errori arbitrali con delle belle giocate. La seconda, terzo e quarto tempo, in cui i Magnifici hanno deciso che gli avversari più temibili fossero gli errori dei due fischietti piuttosto che la squadra in acqua. Ecco quindi che, sul 5 – 1 a favore, I Magnifici hanno rimediato 8 espulsioni contro, 2 rigori contro, di cui uno causato da un gravissimo errore del Coach, e una miriade di controfalli sul boa, e non, che hanno letteralmente spento il gioco dei ragazzi. Il nervosismo ha prevalso e tantissimi errori tecnici e tattici hanno fatto sì che i ragazzi di Buccinasco siano riusciti a portarsi, a fine terzo tempo, sul 3 a 5, con una spinta psicologica completamente a proprio favore. La partita si è chiusa poi nel quarto tempo, quando i Magnifici sono riusciti a trovare nuovamente la via del gol e con JDL, Santo Subito, che ha neutralizzato il rigore del possibile 4 – 6. Finisce 7 – 4 per i coniglietti che non vedono già l’ora di giocare la prossima.
Jacopo Di Lorenzo: 7,5. Nella seconda parte di gara è chiamato spesso in causa e tiene a bada gli assalti avversari. Tante parate ordinarie + la zampata salva-coach sul rigore
Francesco Carli: 7,5. Gioca tantissimo e ha il merito (o la fortuna) di non farsi mai cacciare fuori. Segna e distribuisce assist. Ma… c’è un ma. Siamo sicuri che non potesse fare molto molto di più?
Alberto Marengo: 6,5. Finisce, come tanti, nel minestrone della confusione e alla fine i piatti che escono dalla cucina non sono tutti equilibrati nei sapori. Ma l’assist per Fra fa parte sicuramente di quelli ottimi
Daniele Fusto: 6,5. È tra i pochi a non perdere letteralmente le staffe e garantisce la sua presenza in acqua anche nei momenti più duri. Non è lucido, però, a chiudere a rete
Nicola Toma: 6. Nella partita dove i più esperti dovevano mantenere il controllo, sbotta e rischia di farsi cacciare. Tre espulsioni prese, anche se generose, fanno da contraltare al gol più importante del match, quello del 6 – 3, della distanza di sicurezza
Andrea Cruciani: 6. Non si fa vedere eccessivamente, che in una partita del genere è solo un bene. Quando lo fa, però, in avanti è impreciso. Dietro, invece, non sbaglia mai
Gianluca Petti: 7,5. Da lui arrivano le giocate giuste al momento giusto. Sia nelle due superiorità guadagnate, che nel gol e l’assist siglati. A volte frettoloso, è comunque una colonna portante del team
Matteo Scarduelli: 6,5. Mentre molti parlano, lui segna. Anche l’assist per Silvan è una bella giocata anche se alla fine non si trasforma in gol. In difesa, invece, si addormenta, e prende un’espulsione che si poteva evitare (una delle poche sensate)
Davide Gandolfi: 7,5. Man of the Match. Per buona parte di gara è un terminale d’attacco determinante. Segna due reti, rischia di farne altre tre, si procura un mezzo rigore e un’espulsione. Poi perde lucidità e pazienza e continua a prendersi contro falli che spezzano il ritmo dei Magnifici e consentono a Buccinasco di attaccare con veemenza. In generale, comunque, è assolutamente il migliore
Luca Barbini: 6. Sospettiamo che in segreto abbia fatto qualche torto ai direttori di gara perché proprio non sopportano di vederlo in acqua. Fa comunque a tempo a servire il passaggio per il 3 – 1 di Teo. Poi non gioca più
Silvano Bertazzo: 7,5. Gioca una partita di sacrificio e sostanza con un gran gol e due assist perfetti, a Ganz e a Gianlu in superiorità. Diciamo che con il braccio che ha, se non si facesse troppi problemi a tirare di più non guasterebbe
Ambrogio Binda: 6. Non entra praticamente mai in partita. È surclassato dai centrali avversari e i compagni non gli rimpongono la fiducia che meriterebbe. La prestazione di Ganz, comunque, influisce sul suo scarso minutaggio
C- Dario Di Cesare: 6. Anche lui, come altri, gioca, da un certo punto in poi, in maniera nervosa. Ed è anche bravo a non perdere il controllo. La paura di sbagliare, però, gli fa superare raramente i 7 metri avversari
Coach: 6. La chiamata del time out fuori tempo rischia di essere un macigno sulla sua gestione di gara tutto sommato buona. Come gli altri, si morde la lingua per non esplodere e contribuisce a chiuderla anche ai suoi giocatori, riportando a casa 13 ragazzi su 13. Ancora una volta, però, nel terzo tempo la sua quadra sparisce e la cosa, ora, comincia a preoccupare