I Magnifici Vs PN Leinì Gialla

I Magnifici 3 - 13 PN Leinì Gialla
18 Mag 2025 - 18:45Piscina Treviglio

Sui social gli avversari hanno definito questa partita “un ottimo allenamento, utile per rifinire alcuni schemi in vista delle finali”. Al di là della frase offensiva e irritante da leggere, saremmo disonesti e ciechi se dicessimo che non è stato così. Una partita mai in discussione che ha mostrato già dall’undicesimo secondo che Leinì avrebbe vinto contro I Magnifici, di fatto condannandoli alla retrocessione. I Magnifici hanno poco o niente da rimproverarsi in una partita a tratti ingiocabile. Ne hanno molto di più per altre partite in passato che erano alla portata e che hanno sancito la perdita di punti importanti. Non rimane altro che onorare il campionato fino alla fine e pensare già alla prossima stagione con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di sempre.

Simone Salvo. Manca di reattività a inizio partita, costringendo Darione al rigore. Per il resto, una buona parata e quasi nulla da fare su tutti i gol presi

Francesco Carli: Sospetto numero uno per gli avversari, non entra mai in partita, arginato dalla sua stessa precaria condizione fisica e dai marcatori avversari

Alberto Marengo. Manca il guizzo geniale che ce lo fa amare da tanti anni. Tenta addirittura una improbabile colomba della disperazione in superiorità

Daniele Fusto. Pur dando l’anima, come sempre, fatica a governare il gioco e guadagna la panchina anzitempo a causa dei tre falli gravi fischiatigli contro

Lorenzo Vignati. È il jolly che il coach si spende per sparigliare le carte, ma non incide. Per il grande ritorno in acqua, non proprio la partita più semplice

Andrea Cruciani. Sullo 0-3 ha in mano il pallone del gol a porta vuota con il portiere espulso, ma si fa portare via il pallone e l’occasione sfuma. Una fotografia che rispecchia l’andamento della partita

Filippo Morelli. Come lui stesso ammette, non incide e quelle poche volte che trova il tiro, trova un portiere arcigno e attento

Matteo Scarduelli. Chiamato in causa per la sua propensione al tiro, ha solo un’occasione e la getta al vento. Ha vita dura

Marco Trabacca. Ha l’incoscienza di giocare la partita per divertirsi e alla fine colleziona un gol e un assist. Poteva starci un altro gol se la mira non l’avesse abbandonato

Antonio Fichera. Marcato e raddoppiato costantemente, non abbandona la lotta e mette a segno due gol. Troppo poco per incidere sulla gara ma di più era quasi impossibile

Alessandro Maenza. Preso a calci e pugni, mai sanzionati, ne esce con le ossa rotte (o quantomeno incrinate). Di sicuro ha rimpianto l’U22 quando si prendevano meno legnate

Giovanni Bella. Mette a referto forse un’espulsione guadagnata, qualche controfallo e poco o nulla più. Davanti difficilmente sono arrivate palle giocabili

C – Dario Di Cesare. L’ha capito subito che sarebbe stata una partita da cacca nelle mutande. Bravo a trattenerla fino alla fine, con il solito orgoglio e la solita forza di prendere e ripartire, sempre e comunque, da grande capitano. Esserci, sempre