Si può essere soddisfatti per una sconfitta? No, mai. Ma possiamo esserlo per la voglia e la cattiveria messe in campo. Per la determinazione con cui abbiamo affrontato una delle squadre tra le più forti mai incontrate. Chi si aspettava di vedere una partita a senso unico si è dovuto ricredere dopo appena 30 secondi di gioco, quando Fra Carli ha scagliato il suo primo gol in fondo al sacco. Da lì in poi, tanti tiri, incredibili parate da ambo i portieri, beduine serbe, tiri al volo, tiri smorzati e tanto altro. Palombella tendenzialmente sempre avanti (parziali di 1-2, 1-3, 3-2, 1-1) con I Magnifici a ricucire grazie alle superiorità (4 gol su 6 alla fine). Portieri in grande spolvero, quello magnifico a parare meno tiri ma più pericolosi, quello bergamasco a prenderne 11 su 17. Ci siamo divertiti e siamo consapevoli che possiamo giocarcela con tutti. Ora guardiamo solo avanti. Ci sono altri ostacoli da superare.
Guido Zavanella: 7,5. Per essersi palesato dopo un mese esatto dall’ultima volta che aveva solcato delle acque clorate, fa più che bella figura. È bello vederlo tra i pali
Francesco Carli: 8. Nelle prime tre partite di campionato ha dimostrato di essere il fratello di quello dell’anno scorso e dell’anno prima. Quello che segna, fa segnare e sbaglia poco. Attendiamo solo la miglior forma possibile
Alberto Marengo: 6,5. Il suo mancino è un porto sicuro. Ha l’esperienza giusta per cucinare cibi di qualità con poco tempo e pochi ingredienti. E in questo caso, il cliente è particolarmente critico
Stefano Mauri: 6,5. Come esordio stagionale non sceglie propriamente la partita più semplice. Ha un’autonomia di 3 minuti scarsi per i continui dolori. La sua è una partita soprattutto di cuore. Al di là di quello che riesce a fare in acqua, è una presenza importante
Lorenzo Vignati: 7,5. Con le sue leppe tiene vive le speranze dei Magnifici. È carico e mobile. Solo un errore da cui scaturisce un gol avversario contrasta la sua possibilità di vincere il Man of the match
Andrea Cruciani: 6. Quando il coach gli chiede di entrare in acqua ha lo sguardo di un’antilope ferita sul cigno di uno stagno infestato di coccodrilli e circondato da wild dogs. Poi in acqua si sveglia ma la scossa non parte
Ludovico Cassani: 6,5. Spinge come un forsennato a boa e riesce a guadagnarsi un paio di buone superiorità. In difesa è attento e concentrato
Matteo Scarduelli: 5. Nell’unica occasione che ha per tirare gli sfugge la palla, in un’altra occasione si fa uccellare dall’avversario. È decisamente due-tre gradini sotto la sua media
Giovanni Bella: 5. Nonostante la partita di sacrificio, non ha chiara la strategia difensiva e questo causa troppi tiri facile dal perimetro dei 5 metri. Il passaggio sbagliato dalla battuta dal centro, poi, è inguardabile
Filippo Morelli: 8. Man of the Match. Non è un caso che uno dei giocatori più di esperienza ottenga il titolo di migliore della gara. I palloni passano da lui e lui non fa altro che spedirli sempre nella direzione giusta. Un paio di tiri di troppo forse, ma nel complesso guida i compagni magistralmente, segna, e fa segnare
Silvano Bertazzo: 7. Eccezion fatta per una palombella che ricorda la brutta copia di quelle di Fabri Firinu, gioca una partita onesta impreziosita da due assist tanto preziosi quanto importanti
Nicola Toma: 7,5. Ha due clienti particolarmente scomodi domenica e riesce a tenerli a bada entrambi con una copertura difensiva ai limiti del commovente. Gol d’astuzia e tanta esperienza al servizio dei compagni. Certo, all’ultimo tiro nel quarto tempo si poteva dare un’enfasi diversa
C- Dario Di Cesare: 7. Da capitano suona la carica ai suoi e non sbaglia mai. Davanti e dietro è una certezza, rimane carente nell’incisività al tiro. Qui fatica a fare male
Coach: 7. Il lavoro in settimana dà i suoi frutti e la squadra risponde bene. Gestisce al meglio i time out ma non pretende miracoli dai suoi. Ora sa che può e deve ottenerli