Gara che sulla carta era difficile ma praticabile si è rivelata essere una dura sconfitta per i coniglietti. Buccinasco ha portato una squadra completamente diversa rispetto alla compagine affrontata all’andata e la differenza si è sentita. I ragazzi di coach Silvan sono stati surclassati sia dal punto di vista tattico sia dal punto di vista atletico, soffrendo tantissimo la partita giocata su un campo regolamentare. Un oceano, rispetto alle piscine a cui siamo abituati. Primi due parziali già fatali per la squadra, vista la difesa in estrema difficoltà e la poca vena realizzativa in fase d’attacco. Tuttavia, ogni fallimento cela dei lati positivi e da questo i ragazzi della prima squadra ne hanno da trarre parecchi. Ci sono tanti spunti su cui lavorare, a livello di concentrazione, di preparazione e di tattica.
Alberto Rossi: 5. Troppo superficiale a volte, fenomenale altre volte. Deve assolutamente migliorare nei rilanci, perché da questi partono i contropiedi e se sono troppo lenti le ripartenze si esauriscono
Francesco Carli: 4. Mai davvero incisivo, pochi tiri e poca sostanza. In difesa bene, ma il gioco non si esaurisce lì. Da uno come lui ci si aspetta molto di più. Vedremo se nelle ultime partite, mostrerà la sua capacità realizzativa
Alberto Celoria: 5. Deve imparare a prendersi le responsabilità di essere un giocatore di pallanuoto e capire che tutti sono importanti allo stesso modo. Se ti capita la palla per segnare, tira e segna
Nicola Toma: 5. La voglia c’è, sempre. E questa lo aiuta e lo salva. Fisicamente, la vasca da 33 e i pochi allenamenti, si fanno sentire. È un leone, ma con il pelo un po’ più grigio. Ma fa vedere ai più giovani che non si molla mai
Edoardo Morgante: 5. Stesso discorso di Nico, peccato che Edo abbia 22 anni. Deve essere più lucido, perché ha i colpi da fenomeno, ma la costanza di Cassano. Più sostanza e meno cavolate, perché le partite le può far vincere da solo. Come ha già dimostrato gli anni scorsi
Silvan Bertazzo: 5. Deve essere più decisivo, sia dalla panchina sia in acqua. In panca vogliamo più voce e verve. Deve tenere il timone del gioco. Mentre in acqua, ci deve essere ordine dentro la testa e la voglia di spaccare tutto. Perché con la calma, si gioca un altro sport
Filippo Morelli: 4. Capitano, mio capitano. Ormai ci ha abituato ad essere sempre decisivo. In questa gara, ci ha dimostrato che è umano. E che la quantità non è sempre sinonimo di qualità. Lui ha messo tantissima quantità, a volte pregiudicando la qualità della giocata. Va bene, ripartiamo da qui
Dan Campanaro: 5. Prima partita tra i “grandi”. Doveva essere l’arma nascosta dei Magnifici. Beh è rimasto nascosto per entrambe le squadre. Deve stare attento a non prendere controfallo al centro e deve cercare di superare la barriera linguistica per entrare nelle dinamiche della squadra
Luca Destri: 5. Da lui ci si aspetta molto di più. Ottimo in fase difensiva come sempre. Ma in attacco è ancora troppo sterile. Ha anche lui i colpi per essere più incisivo sotto porta
Samuele Cantoni: 5. Buona partita a tratti per il giovane marcatore. Pessima per il resto. Alterna giocate difensive di assoluta efficacia e bellezza, a dimenticanze e inadempienze difensive. Sintomo della ancora scarsa esperienza. Ma piena di ottimi spunti per il futuro, basta solo aggiustare il “tiro”
Ambrogio Binda: 5.5. Mezzo voto in più rispetto alla media per la foga nei due gol. Ma troppo mollo in tante occasioni in cui non è stato abbastanza bravo da far vedere al direttore di gara i falli gravi che stava subendo. Deve far vedere la cattiveria e la freddezza che lo hanno reso celebre tra le squadre magnifiche
Francesco Riganello: 5. Anche per lui in difesa, tutto sommato, una buona prova. Ma deludente in attacco, spaesato nella gestione della palla e degli spazi di gioco. Tantissimo cuore, ma senza la testa non andiamo da nessuna parte